giovedì 11 luglio 2013

Dentro i miei vuoti: Start the game - Allora giochiamo, Baby!




Dentro i miei vuoti' é un racconto a puntate ispirato alla omonima canzone dei Subsonica. É un'opera di fantasia. Riferimenti a fatti o persone sono puramente casuali


Qualche giorno dopo il concerto al pub, ricevo una mail su facebook da un contatto che a quanto pare   non é tra i miei amici virtuali. Inforco gli occhiali per leggere meglio.
”Ciao, finalmente ti ho trovata! L'ultima volta mi sei praticamente fuggita :)
Hai qualcosa di intrigante, vorrei conoscerti...spero me lo permetterai.
Rick”




Leggo che il suo nome vero è Riccardo. Guardo la foto profilo, la ingrandisco e non ho piú dubbi.
È proprio l'uomo a cui pestai il piede quella sera.
Provo a scuriosare un po', clicco sull'avatar e, sebbene la maggior parte delle informazioni è celata da privacy, riesco a vedere qualche foto, qualche interesse in comune.
Mi accorgo che abbiamo frequentato gli stessi posti senza mai beccarci.

Siamo destinati a essere vite parallele. Ci siamo incrociati per sbaglio. Un incidente.
Torneremo a essere vite parallele. Prima o poi...

”Ciao Rick, si mi ricordo di te...e del tuo piede :) Preferisco conoscere persone libere....mi spiace!
Buona giornata!”

Concludo in modo educato, un po' da impiegata diligente che saluta sempre tutto e tutti con educazione  da manuale. Mando talmente tante mail che  spesso il burocratichese entra anche nelle mail più informali. Un po' come il mio lavoro che entra anche nella mia vita, spesso e volentieri.
Anzi. É la mia vita.

Mi risponde dopo poco. ”Capisco...una birra? Che male c'è in una birra...dai...quattro chiacchere....da amici.... :)”

Di solito le emoticons o 'smiley' sono molto usate dalle ragazze, ma a quanto pare anche Riccardo le apprezza molto. Da' una nota di colore in più, suggerisce un carattere vivace e malizioso, come lo sguardo che vidi quella sera.

Non risposi alla mail. Passò qualche giorno e mi scrisse ”Aspetto ancora per quella birretta...;)”
Risposi al volo dopo un paio di giorni. La sua era insieme ad altre mail a cui dovevo rispondere.

Mail di lavoro, di amici, varie ed eventuali a cui prima o poi devo rispondere, ne approfitto la notte, quando torno da lavoro o quando ho appena finito le incombenze editoriali. 
Nel silenzio della notte, mi concentro meglio. Non devo correre da nessuna parte, non mi chiama nessuno. Svolgo in tranquillità ciò che rimando durante la giornata. Pianifico la settimana, ordino gli appuntamenti. Si, in pratica é ancora lavoro.
Devo pur farlo. Ma non mi pesa, la notte. Momento tutto mio....(dell'insonnia...e del restante lavoro..)

Rispondo un po' distrattamente qualcosa del tipo ”vedremo...adesso sono molto impegnata, rimaniamo in contatto!”
Sto per premere invio ma mi rendo conto di essere un po' troppo secca. Troppo sintetica. Metto una faccina smile finale e penso che vada giá meglio. Premo invio.

Il giorno dopo, o meglio qualche ora dopo, mi scrive incuriosito.
”3 di notte? E l'altra volta le 4? Che combini a quell'ora per essere ancora sveglia...?:)”

Gli rispondo dopo una settimana credo, il tempo scorre e manco me ne accorgo.
”Lavoro. Finisco tardi.”

Sicuramente gli avrò solleticato la curiosità. Mi chiede che tipo di lavoro faccio.
Mi dimentico di rispondergli.
Dopo una settimana ritenta. Mi riprometto di rispondergli ma un po' mi passa dalla mente e un po' lascio passare.

Mi scrive ”Mi hai abbandonato! :(” 
Gli rispondo la sera dopo ” Non siamo ancora amici e già ti attacchi a me così...non sono una donna con molto tempo ed energie a disposizione..sorry.” Un invito a rivolgersi altrove.
Ritenta, sollecita, mi ha proprio puntato e non vuole lasciarmi perdere cosí facilmente.

Mi piace questa cocciutaggine. Mi piace questa insistenza, sotto sotto..

Mi chiede se puó offrirmi almeno un caffè, che tipo di lavoro faccio, il mio numero di telefono, qual é il mio nome vero e perché Kennie.
Finisce la mail con ”troppe domande immagino. Sará deformazione professionale ;)”

Diiiiiiiin ha colpito la mia curiositá!

Gli rispondo incredibilmente invece di una riga striminzita, gliene scrivo ben quattro righe, e anche un po' di gusto. È pomeriggio. Rilancio.

”Mmm deformazione professionale eh? Mmm...investigatore?
Il nome non ha importanza, né quello che faccio. Ti posso dire che ha a che fare con l'arte..;)
Piuttosto, sei sicuro di sapere cosa vuoi...?
Io si, di sicuro non una relazione, per giunta incasinata. Voglio essere libera.”

Mi risponde dopo poco, 

”Fuochino....dai che ci sei vicina....;)
Anche tu però pizzichi, indaghi e fai orari assurdi...Sei una investigatrice privata? Una ballerina? Un'attrice? :)
Io cerco solo  un'amica con cui parlare e condividere...come hai potuto già capire, una relazione già ce l'ho...quindi direi che siamo sulla stessa lunghezza d'onda.....”

Ci stiamo mentendo entrambi, fin dall'inizio.
Le nostre celate necessitá di sentirci completi. Di colmare le nostre solitudini

Mi scorre davanti già quello che potrebbe succedere.

Io peró sono in vantaggio, vedo, ho il controllo.

L'idea mi solletica, mi eccita.

Ho il controllo.

Comincia il gioco!!!

Potrebbe sfuggirmi, potrei scottarmi..

Perché no. vuol dire che sono viva. Ho fame di emozioni.

É partito il gioco. Allora giochiamo, baby!





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